
News accreditamento ACCREDIA: trampolino per nuove competenze analitiche
- By Agro.biolab Laboratory
- Analisi, metodiche e servizi
- Visite: 2930
Agro.Biolab Laboratory ha ottenuto l’Accreditamento Accredia secondo la nuova norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018, che presenta alcune ignificative novità allo scopo di allinearne la struttura a quella delle altre norme della serie ISO/IEC 17000; in questo contesto, il laboratorio Agro.Biolab Laboratory ha messo a frutto un’impegnativa attività di ricerca e sviluppo, presentando l'accreditamento di nuove prove di crescente interesse per il mercato internazionale:
- Cannabinoidi (vedi focus)
- Nicotina (vedi focus)
L’accreditamento è stato inoltre esteso anche ad altri contaminanti già presenti da lungo tempo nella proposta analitica del laboratorio:
- Acrilammide (vedi focus)
- Matrine (vedi focus)
- Picaridin (vedi focus)
- Cation Dimethyldioctylammonium (DDAC-C8);
- Benzyldimethyloctadecylammonium Chloride (BAC-C18);
- Didodecyldimethylammonium chloride (DDAC-C12) (vedi focus)
Il nuovo elenco prove ACCREDIA presenta numerosi altri aggiornamenti, tra i quali segnaliamo:
- L’aggiornamento del metodo nella nuova versione disponibile: CVUA EURL-SRM QuPPe Vers 10.1 2019
- Accreditamento della prova Conta di Clostridium perfringens (spore comprese) per matrice acqua destinata al consumo umano con metodo di prova UNI EN ISO 14189:2016
- 1-(3,4-Dichlorophenyl)-3-methylurea;
- Cartap;
- Chlorophacinone;
- Diclosulam;
- Flupyradifurone;
- 5-Hydroxy imidacloprid
- Metconazolo (somma degli isomeri);
FOCUS
Cannabinoidi
Con la legge 242 del 2016 che autorizza la coltivazione della Cannabis sativa da semi certificati che producono varietà con tenore di Thc inferiore a 0,2%, la Cannabis ha guadagnato sempre maggiore interesse, in particolare nella produzione di alimenti e cosmetici.
Gli alimenti a base di canapa sono sempre più diffusi e ormai non è raro trovare sugli scaffali semi di canapa, olio ricavato dai semi, farine e altri prodotti derivati dalla Cannabis sativa.
Fino a oggi, però, non erano ancora stati fissati limiti per il contenuto di cannabinoidi per gli alimenti; ma con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 11 del 15 gennaio 2020 del D.M. 4.11.2019, prodotti quali biscotti, taralli, pane e prodotti da forno realizzati con la canapa, così anche come simil-formaggi vegani, tofu, birra alla canapa e altre bevande, dovranno rispettare quantità massime di THC:
semi di canapa, farina ottenuta dai semi di canapa: 2,0 mg/Kg;
olio ottenuto dai semi di canapa: 5,0 mg/Kg;
integratori contenenti alimenti derivati dalla canapa: 2,0 mg/Kg.
Il monitoraggio in ambito agricolo e le molteplici possibilità di utilizzo in campo alimentare, adesso regolamentate, hanno indirizzato Agro.Biolab Laboratory, centro qualificato ed esperto per il controllo qualità e sicurezza alimentare, ad arricchire la proposta analitica accreditata ACCREDIA in tal senso.
Oggi Agro.Biolab Laboratory è tra i pochi laboratori privati a presentare un servizio analitico completo ed accreditato in tema di cannabinoidi con possibilità di applicazione su una moltitudine di matrici alimentari, mangimistiche, nutraceutiche e cosmetiche:
Parametri |
DETERMINAZIONE DI CANNABINOIDI: (-)-DELTA-8-THC , (-)-TRANS-DELTA-9-Tetrahydrocannabinol (Dronabinol), CANNABIDIOL, CANNABIDIOLIC ACID (CBDA), CANNABIGEROL, CANNABINOL, THCA-A(-)-TRANS-DELTA-9-THC CARBOXYLIC ACID |
Matrici oggetto dell’accreditamento |
Piante e parti delle piante (foglie, steli, rami, radici, infiorescenze), semi, prodotti derivati dalle parti delle piante (tisane, bevande, prodotti infusionali, prodotti essiccati, prodotti disidratati, in pellets, semilavorati, estrusi, sfusi o confezionati), farine, scarti della macinazione, prodotti da forno (pani, pizze, focacce, taralli, snack, altri), prodotti dell'industria dolciaria (biscotti, torte, panettoni, dolciumi, gelati, creme, cialde, altri), mieli, olii, bevande (compresi vini, liquori e birra), materiale destinato all'alimentazione animale, latte, prodotti nutraceutici (integratori, pastiglie,preparati per erboristeria, compresi i semilavorati), prodotti dell'industria cosmetica (creme, saponi, shampoo, bagnoschiuma, altri, compresi i semilavorati). |
Tecnica analitica |
LC/MS /MS |
Metodo di prova |
MIP 292 2019 Rev. 00 |
Nicotina
La nicotina è un alcaloide tossico; seppur in dosi ridotte, è naturalmente presente in alcuni cibi, come prodotti della famiglia delle solanacee, il pomodoro, i peperoni, le melanzane e le patate ma anche il peperoncino, il cavolfiore, le foglie di tè verde o nero.
La causa della presenza di nicotina in alcuni altri alimenti potrebbe, però, essere dovuta a ben altro:
l'utilizzo di pesticidi a base di nicotina (bandita come principio attivo nell’UE, ma ancora in uso in paesi del Terzo Mondo e anche in Cina) per il controllo degli insetti infestanti in fase post-raccolta oppure a contaminazioni accidentali nei processi di lavorazione degli alimenti; è il caso dei fughi essiccati nelle zone di produzione (es. Yunnan, Cina sud-occidentale) dove si utilizzano gli stessi essiccatoi usati anche per l'essiccamento del tabacco o, in altri casi, utilizzando i residui delle piante di tabacco come combustibile.
Per fissare nuovi i limiti massimi di residui che tutelino i consumatori, l’EFSA ha raccomandato l’esecuzione di un programma di monitoraggio per creare una base solida di nuovi dati scientifici da valutare.
Agro.Biolab Laboratory ha anticipato i tempi e ha Accreditato la ricerca di Nicotina con metodo CVUA EURL-SRM QuPPe Vers 10.1 2019 e con tecnica LC/MS/MS; il campo di applicazione si estende ad alimenti di origine vegetale come la frutta (tra cui frutta secca), ortaggi, cereali e relativi prodotti di trasformazione così come il miele.
L’Acrilammide
L'Acrilammide è un composto chimico che si forma negli alimenti durante la cottura ad alte temperature; è conseguenza della reazione di Maillard (o imbrunimento): gli zuccheri e gli amminoacidi naturalmente presenti nei cibi, ad alte temperature, si combinano dando luogo a sostanze che conferiscono sapore e aspetto “abbrustolito” e, come effetto indesiderato la produzione di Acrilammide, sostanza genotossica e cancerogena.
L’Acrilammide è quindi presente in un’ampia gamma di cibi di uso quotidiano (prodotti fritti a base di patate, caffè, biscotti, cracker, pane) ed è impossibile da eliminare; le quantità di questa sostanza sono fortemente influenzate dalla scelta degli ingredienti, dal metodo di conservazione e dalla temperatura alla quale il cibo è cucinato.
Agro.Biolab Laboratory esegue ormai da molto tempo la determinazione di Acrilammide in conformità a quanto previsto dal Reg. (UE) 2017/2158 di riferimento, e per le aziende che devono adottare misure di attenuazione dei livelli della stessa ed eseguire analisi per verificarne i limiti, ha perfezionato la sua proposta analitica con l’accreditamento ACCREDIA della prova suddetta.
Le specifiche analitiche sono le seguenti:
Parametro |
Acrilammide |
Matrici oggetto dell’accreditamento |
Prodotti da forno come pane, pane tostato, fette biscottate, biscotti al burro e biscotti; Prodotti a base di patate, come patatine fritte, torta di patate; Caffè torrefatto |
Tecnica analitica |
LC-ESI/MS-MS (Liquid Chromatography Electrospray Ionization Tandem Mass Spectrometric ) |
Metodo di prova |
UNI EN 16618:2015 |
Limite di quantificazione (LOQ) |
15 µg/kg: |
Matrina
La notizia, sollevata da tempo, dei "fertilizzanti naturali" destinati principalmente all'agricoltura biologica e contenenti in realtà Matrina (alcaloide neurotossico), desta ancora grande preoccupazione; di fatto il monitoraggio dei residui di matrina sui prodotti agroalimentari è ancora di grande attualità.
Agro.Biolab Laboratory, che esegue l’analisi per la determinazione di Matrine da tempi non sospetti, ha qualificato l’analisi in questione con l’ottenimento dell’accreditamento ACCREDIA della prova per alimenti di origine vegetale; l’analisi viene condotta con tecnica analitica LC/MS/MS e metodo di prova UNI EN 15662:2018.
Picaridina
La picaridina è un composto sintetico, ad uso topico, sviluppato dall'estratto di una pianta parente stretta del pepe ad effetto repellente contro zanzare, mosche, tabanidi, simulidi e zecche. In ambito agroalimentare la contaminazione di questo principio attivo ha natura accidentale.
Agro.Biolab Laboratory, recependo l’orientamento analitico dei principali mercati europei, ha effettuato un ampio monitoraggio della Picaridina e per questo ne ha formalizzato l’accreditamento ACCREDIA su alimenti di origine vegetale con metodo di prova UNI EN 15662:2018 e tecnica analitica in LC/MS/MS.
Sali di ammonio quaternari (QAC)
I sali di ammonio quaternari (QAC) sono sostanze chimiche con attività antimicrobica; utilizzati nelle procedure di igienizzazione lungo la catena alimentare, però, possono accidentalmente restare sugli alimenti con residui in quantità rilevabile. Tali composti sono tossici per l’uomo, specie se ingeriti, e considerati ad alto impatto ambientale in quanto stabili nel tempo e difficilmente degradabili.
In tutta l’Unione Europea l'impiego di formulati contenenti sali di ammonio quaternario su prodotti alimentari non è consentito, mentre in alcuni paesi non europei si utilizzano come trattamenti di post-raccolta su frutta per le loro proprietà fungicida e battericida.
L’analisi di questi composti è più che mai di grande attualità.
E’ da notare che, con l’accreditamento di cui sopra (DDAC-C8, BAC-C18 e DDAC-C12), l’analisi dell’intero raggruppamento dei composti di ammonio quaternari (QAC) è ora integralmente accreditata per prodotti di origine vegetale (frutta, verdura e prodotti trasformati come salse, sughi, piatti pronti) con metodo di prova UNI EN 15662:2018. L’analisi è relativa alla ricerca del seguente raggruppamento:
Benzyldimethyloctylammonium Chloride (BAC-C8)
Benzalkonium chloride, Benzyldimethyldecylammonium Chloride (BAC-C10)
Benzyldimethyldodecylammonium Chloride (BAC-C12)
Benzyldimethyltetradecylammonium Chloride (BAC-C14)
Benzyldimethylhexadecylammonium Chloride (BAC-C16)
Benzyldimethyloctadecylammonium Chloride (BAC-C18)
Cation Dimethyldioctylammonium (DDAC-C8)
Didecyldimethylammonium Chloride (DDAC-C10)
Didodecyldimethylammonium chloride (DDAC-C12)
Per tutte le altre prove accreditate si rimanda ai documenti di pertinenza consultabili sul sito www.accredia.it