
Combattere la Xylella Fastidiosa con l’approccio metabolomico
- By Super User
- Analisi, metodiche e servizi
Finalità del progetto è lo studio di tecnologie innovative per contrastare l’avanzata della Xylella Fastidiosa che devasta gli ulivi pugliesi e non arresta la sua pericolosa avanzata sul territorio.
La sperimentazione ha individuato nano vettori hi-tech dal basso impatto ambientale e dalla elevata biodisponibilità; la ricerca ha permesso di formulare una combinazione di nanoparticelle caratterizzate dalla massima efficacia e dalla possibile produzione industriale su larga scala.
I lavori hanno stabilito le modalità più efficaci di trattamento e di rilascio delle nanoparticelle, ed hanno inoltre rilevato che la lotta al patogeno risulta più efficace quanto più rapida è la diagnosi dell’infezione sulla pianta.
All’interno del progetto, Agro.Biolab Laboratory ha applicato la tecnologia LC/MS/TOF per la caratterizzazione di indicatori della presenza di Xylella fastidiosa. Vista la notevole varietà di composti naturali rilevati nei campioni monitorati, il laboratorio ha messo a punto un opportuno metodo di analisi utilizzando differenti sistemi di separazione cromatografica, in grado di isolare analiti con caratteristiche chimiche molto differenti e quindi in grado di semplificare l’individuazione di specifici marker della presenza del batterio.
I risultati ottenuti su un elevato numero di campioni processati hanno permesso di impostare una procedura non mirata (“untargeted”) in grado di individuare specifiche caratteristiche delle piante con sintomi presenti e con sintomi assenti. Lo studio ha evidenziato la presenza di tipici marker molecolari, utili alla caratterizzazione delle condizioni della pianta. Il protocollo analitico messo a punto apre la strada ad un rapido monitoraggio di Xylella Fastidiosa anche quando il batterio è presente in modo asintomatico.
Tutte le attività programmate, sono state condotte con grande tenacia, nonostante le forti limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria Covid-19.
Il gruppo di lavoro, grazie all’impiego della metabolomica, ha ottenuto risultati molto incoraggianti. Certamente saranno necessarie ulteriori indagini ed applicazioni, ma è indubbio che un passo fondamentale è stato compiuto nella lotta a questo batterio che così profondamente impatta sull’economia e sul paesaggio della nostra Puglia.